Atomizzatori per noccioleti

atomizzatore per noccioleti

Ambiente e risparmio dipendono anche dall’atomizzatore

 

E’ tempo ormai di iniziare i trattamenti primaverili strumenti fondamentali per la più ampia strategia a difesa del nocciolo da parassiti e malattie. Esistono varie tecniche e tipologie di prodotti per affrontare questa operazione, necessaria, ripetiamo,  per ottenere sia quantità che qualità del prodotto e quindi per valorizzare al massimo tutto il lavoro di un anno di coltivazione.

Non tratteremo di questo nell’articolo di cui c’è tantissimo da discutere ma porremo l’attenzione invece  sulla macchina agricola necessaria per effettuare il trattamento: l’atomizzatore. L’obiettivo  è sempre discutere e capire quale è la via migliore per ottenere alta produttività coniugandola con il bisogno della salvaguardia ambientale e la salute dei cittadini anche attraverso la discussione sulla attrezzature agricola più idonea da utilizzare.

 

Il nocciolo è infatti un albero, selvatico, imperfetto per così dire, la cui chioma rigogliosa e compatta lo rendono difficoltoso per i  trattamenti. Per questa particolarità entrano in gioco in maniera importante anche le caratteristiche dell’atomizzatore e di come queste possano quindi dare risposte migliori alla peculiarità dell’albero.

Ne abbiamo parlato con Alessandro, responsabile sviluppo della Giampi srl, azienda costruttrice di macchine agricole dedicate al nocciolo.

 

Alessandro, quindi ci dice che esistono atomizzatori dedicati al trattamento del nocciolo?

Si, ad esempio i nostri modelli sono pensati e sviluppati per efficientare al massimo questa operazione considerando appunto la particolarità dell’ albero di nocciole. Il nostro atomizzatore è stato  sviluppato modificando il gruppo standard, adattandolo in modo che il prodotto venisse distribuito uniformemente su tutta la chioma.

Tra le altre caratteristiche voglio anche sottolineare l’eliminazione dell’aspirazione posteriore e con essa l’inconveniente di avere una griglia coperta da foglie e rami che inevitabilmente finiscono li per la forza del risucchio dell’aria.

 

Cosa comporta avere l’aspirazione posteriore?

Con una griglia coperta o parzialmente coperta, diminuisce la portata di metri cubi d’aria necessari all’atomizzatore e si è costretti ad aumentare la pressione che se eccessiva porta però alla rottura delle molecole del prodotto. Quindi più consumi e minore efficacia del trattamento che si va a sommare allo spreco dovuto allo disomogeneità di un gruppo non opportunamente dimensionato di cui vi dicevo prima.

 

Tradotto in termici economici?

Si richiede meno potenza, il nostro atomizzatore funziona perfettamente già con un trattore da 60 hp. Quindi minori consumi e minore utilizzo del prodotto che non viene sprecato come negli atomizzatori tradizionali: con 1000 litri si fanno 3 ettari.

Abbiamo infine stimato che tra qualità e quantità si possono avere anche un 25% in più di raccolto visibile già dal primo anno.

 

Salutiamo e ringraziamo Alessandro e invitiamo i gentile lettori a partecipare alla discussione inviando i loro contributi sempre all’indirizzo mail info@coltivarenocciole.it

 

Links utili:

GIAMPI Srl (Link all’azienda costruttrice macchina agricole)

You tube (Video atomizzatore Giampi)